RISPOSTE ALLE TUE DOMANDE
1 Come viene remunerata la tua attività?

Se l’operatore finanziario con il quale ti relazioni non è remunerato direttamente da te, significa che il suo compenso deriva dalle provvigioni/commissioni incorporate nel prodotto che ti ha venduto.
il Consulente Indipendente, invece, riceve un compenso direttamente dai suoi clienti, come un avvocato o un commercialista e, come loro, emette una parcella per i compensi professionali.

2 Ricevi commissioni/incentivi sui prodotti finanziari che mi consigli?

Un venditore (promotore finanziario, agente assicurativo, private banker, funzionario di banca, impiegato postale, mediatore creditizio) riceve sempre una provvigione/incentivo di vendita sui prodotti collocati.
Il Consulente Indipendente percepisce il compenso direttamente dal cliente. Non rappresentando un'azienda commerciale, non riceve percentuali/provvigioni sul collocamento di prodotti finanziari.

3 Quanto mi costa la tua consulenza?

Il risparmiatore non è a conoscenza dell'ammontare effettivo dei costi cui è soggetto (lo stesso venditore non è in grado di quantificare con esattezza l’ammontare dei costi che gravano sul patrimonio del cliente in quanto lui stesso non ne è a conoscenza).
Il Consulente Indipendente applica invece un tariffario professionale che viene presentato al risparmiatore prima di ogni consulenza. La parcella è sempre di gran lunga inferiore rispetto ai prelievi praticati dalla banca, assicurazione o SIM direttamente dal conto del risparmiatore a fronte degli investimenti effettuati.

4 Che cosa mi consigli?

Nel caso in cui l’operatore finanziario sia un agente di vendita, potrà “consigliare” quasi esclusivamente i prodotti presenti nel proprio catalogo (da notare che, se ad esempio il promotore finanziario consigliasse gli strumenti efficienti non esisterebbero margini per la sua remunerazione: verrebbe quindi meno la sua funzione).
Con il Consulente Indipendente, la scelta cadrà su strumenti efficienti con bassi costi e massima trasparenza, che permetteranno all’investitore di ottimizzare il proprio portafoglio di investimenti. Questo è oggettivamente possibile dato che il consulente non è coinvolto nel processo di vendita ed è quindi privo di ogni conflitto di interesse.

5 Hai un mandato di una banca/SIM?

Se l’operatore finanziario ha un mandato di vendita, il rapporto che instaurerà con l’investitore sarà “viziato” dal fatto che non avrà come obiettivo unico l’interesse del proprio cliente, ma dovrà rispondere del proprio operato anche di fronte alla società mandante con conseguenze negative circa la reale convenienza per il cliente delle soluzioni consigliate.

6 Raccogli personalmente i miei soldi?

Il rapporto tra investitore e venditore (promotore finanziario, agente assicurativo, private banker, funzionario di banca, impiegato postale) è caratterizzato dal passaggio di denaro (attraverso un mezzo di pagamento).
Il Consulente Indipendente, al contrario, non è interessato alla raccolta dei mezzi di pagamento in quanto la sua attività professionale si concretizza esclusivamente nell’indicazione operativa che il cliente metterà in atto presso la propria banca di fiducia.

7 A chi devo intestare l’assegno relativo alla parcella?

Nel caso in cui l’operatore proponga un non precisato servizio di consulenza a parcella, accertarsi di chi effettivamente erogherà la consulenza e, di conseguenza, a chi dovrà essere intestato l’assegno relativo alla fattura.
Infatti, se il soggetto che eroga il servizio di consulenza è indipendente e fee only, la relativa fattura sarà emessa dallo stesso in totale assenza di conflitto di interesse.

8 Devi riferire ad altri del rapporto che abbiamo instaurato?

Mentre il venditore, data la sua appartenenza ad una struttura commerciale, è tenuto a rendere conto del suo operato ai suoi referenti interni, ciò non avviene con il Consulente Indipendente.
Infatti, l’unico interlocutore cui il Consulente deve rendere conto è esclusivamente il cliente: il rapporto fiduciario che si instaura è alla base di un percorso stabile e continuativo che permette all’investitore di raggiungere i propri obiettivi.

9 Cosa devo fare se tu cambi società (banca o sim)?

Il continuo cambiamento di riferimenti che il cliente deve subire (quando un agente di vendita cambia società o quando la casa mandante decide di far “ruotare” i suoi venditori sulla propria clientela) disorienta l’investitore e non permette di consolidare nel tempo un rapporto fiduciario indispensabile per una proficua collaborazione.
Inoltre, quando un agente cambia società, uno dei maggiori disagi che il cliente deve sopportare è dato dal trasferimento del suo patrimonio dal vecchio al nuovo catalogo prodotti; se ciò non avvenisse il promotore perderebbe la sua remunerazione a vantaggio del collega subentrante su indicazione della società mandante.
Il Consulente Indipendente non ha alcun rapporto con gli intermediari e pertanto il cliente non dovrà cambiare la propria banca di fiducia.
COME LAVORA IL FAMILY OFFICER
Concretamente l'analisi del Family Officer si concretizza nella:

 Analisi dei rischi in base allo loro gravità e frequenza.
 Consegna di una relazione sottoscritta al cliente.
 Indicazioni sulle priorità d'intervento.
 Verifica degli strumenti di tutela adottati dal cliente.
 Valutazione dell'esaustività della copertura garantita dal contratto di assicurazione
 Verifica della congruità dei costi assicurativi attraverso un attento e costante monitoraggio del mercato.
 Verifica dell'adeguatezza dei servizi erogati dagli assicuratori, brokers e dai propri partners, anche attraverso un controllo informatico avanzato messo a disposizione da Family Office ai clienti.

ANALISI E RISCHI FAMILIARI

 Analisi, valutazione e classificazione di tutti i rischi, in base alla loro gravità e frequenza, nell’ambito della vita familiare e della collegata attività del piccolo imprenditore, commerciante o libero professionista attraverso il processo di risk management.
 Verifica degli strumenti di prevenzione e protezione adottati
 Consegna di una relazione scritta al cliente Indicazioni sulle priorità d’intervento Verifica e lettura critica dei contratti assicurativi e non in essere
 Possibilità di ricerca e selezione dei prodotti a libero mercato
 Monitoraggio costi assicurativi
 Coordinamento e messa a disposizione di vari esperti in diversi settori che rispondano alle esigenze del cliente.
 Gestione dei sinistri.

PIANIFICAZIONE FINANZIARIA FAMILIARE

 Analisi delle esigenze
 Analisi finanziamenti in corso
 Verifica degli investimenti in essere
 Selezione degli strumenti d’investimento
 Analisi dei gestori
 Ottimizzazione del rischio/rendimento
Aforisma del giorno:
Il significato di un uomo non va ricercato in ciò che egli raggiunge, ma in ciò che vorrebbe raggiungere.
(Kahlil Gibran)